venerdì 5 ottobre 2012

Intervista Presto Presto

La mia intervista su TV6 alla trasmissione Presto Presto del 05/10/12, durante la quale ho presentato il cortometraggio “Bus Scum”, soggetto e co-sceneggiatura miei, il libro “Insetti della mente” del 2006 e il video-appello “Salviamo l’orso bruno marsicano”.

Un ringraziamento all’intervistatrice, la bravissima Manuela Collevecchio, per le domande spontanee e appropriate.

lunedì 1 ottobre 2012

Bus Scum

Tratto da un mio racconto intitolato “Mostri”, Bus Scum (Avanzi d’autobus) è un cortometraggio (durata 4 min) girato in Polonia durante i 3 mesi di permanenza a Wroclaw (Breslavia) per il progetto Leonardo. La collaborazione tra il regista e amico Luigi Scaglione (Napoli, 1983) di Oltrecielo, mio collega di Leonardo, Teatr Arka e l’Accademia di cinema Fosa ha portatao alla sua realizzazione nel giugno 2011.

Sinossi

Bus Scum racconta il disagio dell’odierna civiltà occidentale in una claustrofobica corsa d’autobus attraverso una città indefinita, spersonalizzante. Tadeusz, giovane di grandi potenzialità e scarsi mezzi, è il ritratto dell’uomo moderno nello scontro tra il proprio individualismo narcisistico e il bisogno di una società di riferimento in cui si riconosce sempre meno. Gli esseri umani, unità distinte incapsulate ognuna nella propria automobile, proiettate in una dimensione virtuale attraverso lo schermo di un televisore, di un computer o persino il finestrino di un autobus, fuggono ostinatamente una realtà di coesistenza con l’ “altro”, ma è solo attraverso il confronto con gli altri che l’uomo moderno può acquistare la coscienza di sé.

Synopsis

Bus Scum tells the discomfort of modern Western civilization by a claustrophobic bus ride across an indefinite, alienating city. Tadeusz, a youth of great potential and limited means, is a portrait of modern man, of the clash between his narcissistic individualism and the need for a society of reference in which he recognizes himself less and less. Human beings, as separate units each encapsulated in one’s own car, projected into a virtual world through the screen of a television, a computer monitor or even a bus window, stubbornly escape a reality of coexistence with the “other”, but it is only through comparison with others that modern man can acquire self-consciousness.